Risposte alla domande più frequenti

Si può fare l’esame per le Intolleranze Alimentari?

Bisogna chiarire che Intolleranza non significa Allergia.

L’intolleranza è dovuta ad un eccesso di assunzione di un determinato alimento per un determinato periodo di tempo oppure alla carenza degli enzimi (parziale o totale, congenita o acquisita) che servono alla sua digestione. Nei casi di Intolleranza alimentare si può effettuare un esame del sangue, che valuta tutti gli alimenti nei confronti dei quali si può sviluppare Intolleranza, oppure dosare gli enzimi che servono alla digestione di alcuni alimenti. I test sono piuttosto cari.

L’Allergia invece è una compromissione immunitaria dell’organismo che non riconosce più un determinato alimento, che diventa allergene, e scatena contro di questo una cascata di reazioni immunitarie IgE-mediata che possono andare da una semplice orticaria ad uno shock anafilattico. Nei casi di allergia possono essere eseguiti i Prick Test cutanei, dopo la sospensione di almeno una settimana degli anti-istaminici o dei cortisonici (medicinali usati per la cura delle allergie) ed anche due esami del sangue: PRIST (quantificazione delle IgE Totali) e RAST (quantificazione delle IgE specifiche, per confermare la positivizzazione dei Prick Test cutanei).


Come si raccolgono le urine di 24 ore?

Si urina nel water ad una certa ora del mattino (ad es. ore 08,00) e da quel momento in poi si raccolgono le urine in un contenitore urine da 24 h. (sono graduati, possono contenere fino a 3 l. di urina e si trovano in qualunque farmacia), comprese quelle della notte fino alla stessa ora (secondo l’es. alle ore 08,00) del mattino successivo. Si può portare in Laboratorio tutto il contenitore delle 24 h. oppure un campione di 10 cc (contenitore per es. urine, si trovano in qualunque farmacia) ottenuto dal mescolamento e travaso delle urine dal contenitore delle 24 h., dopo averne letto ed appuntato la quantità totale.


Per effettuare un prelievo di sangue bisogna sempre essere a digiuno?

Si, almeno da 8-10 ore, perchè i valori di normalità, inseriti nel referto e che servono per comprendere l’esame effettuato, sono ottenuti su una popolazione adulta, sana ed a digiuno da almeno 8-10 ore.

La validità statistica di un confronto tra dati ha valore solo se vengono paragonati campioni nelle stesse condizioni di partenza.